venerdì 7 dicembre 2007

Passato

Quand'è che smettiamo di sognare e non ci accorgiamo nemmeno dell'oblio a cui andiamo incontro?
Una cosa è chiedersi se l'anima gemella esiste, un'altra è capire quando ce l'abbiamo davanti, e comunque nessuno sa darci queste risposte, siamo tanto bravi a sognare, a crearci delle immaigini delle quali rimaniamo affascinati, e poi quando ci confrontiamo con la realtà ci riduciamo come patetici ubriachi che non sono in grado di distinguere ciò che hanno davanti.
E a volte è l'amore a fare questo effetto, la nebbia che ci avvolge, l'incoerenza di ogni nostro pensiero impastato con i sogni, e non distinguiamo più il vero dal falso, come se dentro di noi vivesse un demone che non ci appartiene.
Forse dovremmo guardarci da lontano, capire qual'è la giusta distanza dalle cose, e poi agire, impugnare il nostro destino e cominciare a mettere ordine tra le carte sparse sul tavolo, fatte di lettere, di appunti, ma anche di lacrime e fazzoletti; raccogliere tutto e con un profondo respiro dire finalmente addio, al disordine e alla confusione nella nostra mente, e fare finalmente chiarezza.
Non so quando ho smesso di sognare, so solo che un giorno mi sono ritrovato ad osservare il mondo attraverso le mie lacrime, e quello che ho visto non mi piaceva per niente, quindi ho deciso di guardare oltre, con nuovi occhi, ed ora sto cercando di abituarmi alla luce, e mentre aspetto di muovere anche solo un passo, sorrido alle mie spalle ad un passato che scivola via.

T.M.

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