venerdì 29 febbraio 2008

Contatto

A volte si cerca di avere troppo da una persona, a volte si da troppo poco. Molte volte si guardano gli sbagli ma non ci si accorge dei propri. Troppe volte si cammina sulla propria strada, ma non ci si accorge quando qualcuno vorrebbe fermarci, e prenderci la mano, per proseguire con noi. Quasi sempre ci abbandoniamo, nella buona e nella cattiva sorte, ma non sappiamo uscire poi dai nostri sbandamenti.
Le persone amano perdersi, ritrovarsi, amano vagare alla cieca, ed allungare le mani, sperando di afferrare sempre nella vita la cosa migliore, ma con la paura di guardarla realmente negli occhi, perchè sarebbe troppo importante scegliere, e quindi è meglio vagare, girare, cambiare, tornare.
Se nella nostra vita sbattiamo contro tante persone, e tutte queste persone sbattono a loro volta tra di loro, come facciamo a sapere quando dovremmo allungare la mano anche noi? Afferrare quell'attimo, quello giusto, quando quella mano è pronta per prendere la nostra? Come facciamo a controllare il caos che governa attorno a noi, quel caos che ci affascina e che allo stesso tempo ci spaventa, quando ci si trova immersi nel rumore, nei corpi, nei suoni, nei profumi, e tutto sembra vita, ma niente lo è veramente, a parte quel tocco, quell'immacolato tocco che la nostra mano freme nell'attendere. Quando?

T.M.

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