lunedì 17 ottobre 2011

L'abbraccio

Quante sono le persone che vorresti abbracciare? Quelle che vorresti stringere e non lasciar andare mai più?
Allarghi le braccia, le protendi verso il cielo fino ad incontrare un raggio di luce, e con gli occhi pieni di lacrime resti a fissare quel chiarore che ti abbaglia.

Richiudi le braccia, intorno a quel soffice pensiero di un legame che non si spezzerà mai, e solo allora ti accorgi di stringere a te un grande cuore, che pulsa e ti dà calore, che ti sussura all'orecchio quelle parole di cui hai bisogno,
che valgono più di mille brani gettati al vento, e ti accompagna in quel luogo che solo voi conoscete, quel sorriso che culla entrambi verso una nuova speranza.
E senti l'erba soffice sotto i piedi; ti inonda la sensazione di pace che credevi ormai perduta, mentre ogni parte di te sente riaffiorare la propria anima, quella perduta, di cui non ricordavamo più l'esistenza. Restando distesi ad osservare il cielo, con le dita intrecciate in quell'àncora di salvezza, che ancora ci permette di galleggiare nel grigio mare della gente, e ci porta lontano, verso nuovi mondi e vecchi sogni, verso una spiaggia, dove la sabbia è sempre calda e dove il mare in tempesta si vede lontano, senza timore, mentre ci si guarda negli occhi, e ci si domanda dove andare a nascondersi. Assieme.


T.M.

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