martedì 18 febbraio 2014

Il discepolo - Elizabeth Kostova

Questo romanzo è rimasto nella mia libreria per lungo tempo lo ammetto, e rimpiango anche che sia stato così, anche se forse ogni libro ha il suo tempo, ed il tempo per questo era proprio ora, apprezzato nella sua interezza, senza stacchi nè complicazioni. Bisogna ammetterlo, per ogni momento c'è un libro come per ogni libro c'è il suo momento.
C'è molto da dire su questo libro però, perchè nei suoi confronti si è alimentato una specie di amore e odio, ma non vi spaventate, non sto partendo con una recensione che stronca il romanzo dopo una premessa tanto promettente. Però non posso fare a meno di pensare che, nonostante la lunghezza, questo romanzo aveva bisogno di qualche pagina in più. Ecco il classico errore degli autori che sanno scrivere bene, non riescono a concludere degnamente quello che hanno iniziato (Stephen King), o per meglio dire, non riescono a trovare la degna conclusione ad una storia che hanno portato avanti con tanto amore e dove ci hanno trascinati dentro, anche a forza, di cui ci hanno fatto innamorare e di cui non riuscivamo più a fare a meno. Si arriva a quelle ultime pagine dove tutto sembra dire: Probabilmente può, quando non ti lascia con l'amaro in bocca per tutte le pagine lette, quando ti ha fatto apprezzare ogni momento, ogni pagina, così che le ultime risultano trascurabili in confronto al resto.
Per restare sul campo dei contenuti posso solo apprezzare questa prova letteraria dove l'utilizzo dell'immagine di Dracula è stata fatta magistralmente. Il personaggio infatti non era mai stato trattato in questo modo, trasportato ai giorni nostri senza risultare squallidamente trasformato e nemmeno risultando "vecchio" in modo imbarazzante. Anche se c'è da dire che Dracula risulta molto più interessante quando è solo nominato, mentre comincia a perdere parecchia sostanza nel momento in cui "entra in scena". Per assurdo!
La narrazione del romanzo poi è un altro punto forte. Infatti i continui salti temporali, dovuti unicamente alla "lettura" da parte dei personaggi di testi che spaziano per più generazioni, è davvero un modo intrigante di far procedere una storia che in realtà è già scritta! Due volte!
Concludo semplicemente dicendo che è un romanzo che merita di essere letto, basta non aspettarsi troppo dalla conclusione della storia, ma lasciarsi trasportare dalla narrazione, dai viaggi dei personaggi, dalle bellissime descrizioni, storiche e paesaggistiche, che caratterizzano questo libro. 
Voto con un 7,5, forse potrei dare qualcosina in più, però ritengo ancora che sia troppo importante saper concludere una storia per meritarsi un apprezzamento vero e proprio, quindi preferisco restare su una linea neutra. 

T.M.

1 commento:

Seagull ha detto...

Si dice che spesso i libri dimenticati nei propri scaffali si rivelino, poi, delle sorprese inaspettate. Anche io ne ho qualcuno che rimando di leggere da tanto.
Sicuramente deve essere un’autrice coraggiosa, perché riprendere un personaggio come quello di Dracula, senza cadere nel trito e ritrito e con esiti che , a quanto scrivi, risultano molto positivi, non deve essere una cosa facile. A me piacciono molto i romanzi che portano il personaggio ad indagare su storie del passato, specie se questo suo percorso si rivela un viaggio non solo fisico ma anche e soprattutto nel proprio io.
Mi hai messo molta curiosità, segnato nella lista delle future letture. :-)

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